venerdì 16 marzo 2012

La caduta dei capelli: condizione stagionale o patologia?

Sul sito della GARNIER ho scoperto questo articolo davvero interessante, e oggi ve lo voglio mostrare...

La caduta dei capelli da sempre rappresenta un quadro clinico di frequente riscontro ambulatoriale spesso associato a fasi di stagionalità e sempre più connesso a condizioni di stress psico-fisico; occorre fare una distinzione fondamentale fra alopecia e defluvium o telogen effluvium, in quanto condizioni cliniche assolutamente differenti sia in termini di eziopatogenesi che di cura e risoluzione: per alopecia si intende un quadro francamente patologico nel quale la caduta dei capelli è indotta da un danno a carico dell'apparato radicale del capello stesso che gradualmente inizia ad indebolirsi, a miniaturizzarsi con morte della radice pilifera. Esistono differenti quadri di alopecia, areata, cioè indotta da una reazione autoanticorpale dell'organismo che per periodi transitori (spesso di importante stress psico-fisico) riconosce come estranei i capelli e ne induce la caduta, androgenetica legata ad una predisposizione genetica propria dell'individuo ed aggravata da condizione di disequilibrio ormonale< ovarico-surrenalico, cicatriziale, come conseguenza di gravi patologie infiammatorie a carico della cute e degli annessi, post chemioterapia... Tali quadri francamente patologici rendono necessaria solitamente una terapia di tipo farmacologico spesso sistemica protratta per mesi o anni.
Con il termine "telogen effluvium" si indica da un punto di vista dermatologico una fase di aumentata caduta di capelli normali ossia in assenza di quadri patologici a carico delle strutture pilo-sebacee e/o cutanee; esso rappresenta una condizione estremamente frequente che può essere distinta in una forma fisiologica legata alle stagioni, come ricambio vero e proprio nei periodi primaverile ed autunnale, che interessa ogni individuo, ad ogni età, sia nel sesso femminile che nel maschile e che solitamente dura 2-3 mesi con ripresa autonoma dell'attività germinativa follicolare. Tuttavia quest'ultimo quadro clinico può risentire di una serie di situazioni indotte da assunzione di farmaci, da cause nutrizionali, cosmetiche, malattie dismetaboliche e infiammatorie, stress psico-fisico con conseguente aumento della caduta sia in termini di tempo che di quantità; si tratta di quadri clinici in cui diminiusce visibilmente la massa dei capelli ( fino al 50-60%) con segni di diradamento al vertice, in cui spesso la perdita inizia improvvisamente in maniera massiva oppure persiste per mesi o anni senza tendenza alla guarigione e può essere accompagnata a sensazione di dolore alla radice del capello.
In questi casi solitamente il trattamento prevede l'assunzione di un integratore specifico per defluvium a cicli variabili a seconda delle situazioni, dell'età, della storia clinica associato all'applicazione di lozioni in grado di stimolare l'apparato radicale con ripresa della normale attività di sintesi: i principi attivi più efficaci ad oggi sono rappresentati oltre che dai cortisonici, da molecole quali il minoxidil e l'aminexil in grado di svolgere un'azione di stimolo sulla fase anagen ovvero di crescita del capello.
Il trattamento è solitamente da protrarre per alcuni mesi con un'attenzione particolare alla regolarità di applicazione, ricordando che gli attivi devono essere massaggiati energicamente sul cuoio capelluto al fine di aumentare la vasodilatazione periferica e migliorare l'assorbimento; la detersione deve avvenire 2-3 volte alla settimana con shampoo delicati specifici anti-caduta da lasciare in posa un paio di minuti prima di sciacquare; l'asciugatura invece deve essere fatta con phon a temperatura media per non creare infiammazione del cuoio capelluto ed evitando il più possibile l'utilizzo della spazzola per evitare trazioni eccessive sulla radice del pelo.

Questo articolo è reperibile sul sito della Garnier:  http://www.garnier.it/

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